mercoledì 27 settembre 2017

LA MIA LUCERTOLA di Francesco Gambaro




Vive con me da qualche anno. Le faccio da cuoco, le servo cibi freddi (cadaveri di zanzare perloppiù, di cui va ghiotta), non ama i caldi, soltanto il caldo mi dice. Le mele sono state per lei una scoperta e una delizia. Fuori stagione, oggi come oggi che è caduto l’autunno, sbadiglia sonnecchia s’addorme. Ne avrà per tutto l’inverno. Questa estate ha fatto amicizia con i miei rari ospiti. Sandro e Michele, per esempio, che mi scrivono una cartolina da Acapulco pregandomi di salutarla per loro. Se voglio portargliela. Ricordano come grattava gioiosa le scarpe quando, gustando i miei negroni, non pensavamo più a lei. D’estate mi sostituisce in tutto. E’ una infermiera attiva. Si sostituisce anche alla aspirapolvere raccogliendo dal pavimento e trascinando con sé nello scantinato i miei resti. Cosa dovrò rispondere a Sandro a Michele se non ci sono più.

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