JFK
capisce che qualcosa non va quando trova ogni mattina il cassetto delle posate
pieno di pipì. Pieno no, bagnato sì. Eppure, pensa. O tenta di pensare. Sono tanto
sicuro di riuscire a pensare? E’ così, vero, sto pensando? Ma a che serve
pensare se poi non ricordo dove l’insolente prostata ha conducato l’oro
notturno. JFK capisce che qualcosa non va quando comincia a sospettare che potrebbe
non essere lui, ogni notte, a disonorare
le plebee posate. Dopotutto, ragiona, io è un altro. E poi c’è da
mettere in conto che la cucina è più a portata di mano del gabinetto. In conto?
Di mano? JFK capisce che qualcosa non va quando comincia a sospettare di stare chiamando
mano qualcosaltro. Una pen drive da 32 GB? Un Ab rotante a 12 ingressi USB? Volendo
sturare il cassetto delle posate, avrà usato il blueutooth o il wi-fi? E lo
scarico, unico testimone, che dice? Che dice il buon vecchio scarico? Dove sarà
scappato?
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