Ha lineamenti d’uccello e scapole sbilenche sporgenti dalle spalle curve l’uomo che, ogni giorno, dritto sulle esili gambe storte sotto l’oleandro fiorito, indisturbato ne scandaglia con gli occhi – due buie fessure avide di luce – le fronde ombrose: non sono i rossi maliosi dei fiori ad attrarlo ma un fugace frullo d’ali gialle che crede di vedere fra gli irraggiungibili grovigli di rami e foglie verbose …
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