Piccola
cronaca di un malumore annunciato. Ieri, quattro ottobre, mezzora di
pioggia piuttosto intensa. I lavori fatti sul terrazzo, che io non
volevo fare, si sono rivelati inutili (continua a entrare acqua in
garage). Le crepe sul muro della cucina, che per fortuna non ho
imbiancato, si sono ripresentate e ho fatto una mezza nottata a causa
di una cena troppo pesante (pesce crudo). Sto sotto il livello di
guardia. Leggendo il Foglio di Oggi, però, mi rincuoro. Secondo
Andrea Ballarini è tutta colpa del mio bioritmo, ergo, devo solo
aspettare che mi passi. Non c’entrano niente mia moglie che ha
imprudentemente insistito per quei lavori, niente quel coglione del
progettista che ha fatto la casa senza calcolare le fondazioni,
niente l’indigeribilità scientifica di scampi e gamberoni.
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