Nella
“Città ideale”, tempera su tavola del 1490, attribuita a Piero
della Francesca, Luciano Lurana, Francesco di Giorgio Martini,
Giuliano da Sangallo, Leon Battista Alberti e a qualche altro e
conservata a Urbino nella Galleria nazionale della Marche, tutte le
finestre dei palazzi sono spalancate e al buio. Una città, non da
abitare, ma disabitata, o meglio, abbandonata per una qualche ragione
sconosciuta. Questo penso. Altro elemento strano, il più
inquietante, l’unico non ben definito segnale della presenza umana
in quella città: un puntino bianco nel buio della prima finestra del
terzo piano (palazzo a destra della piazza). Appena percettibile. Una
candela?
Nessun commento:
Posta un commento