La
sensazione, mai è solo una sensazione. Comodo riferire un sintomo,
certo, che so, con la semplicità che è propria di ogni proscimmia
sperando che il signor medico possa capire. Nel riferire un senso di
malessere bisogna invece essere quanto più precisi, ma questo è
quasi impossibile considerando che la sensazione propriocettiva è
quella che determina sì la percezione della differenza tra stato di
malessere e benessere ma in funzione dello stato reale di salute, del
tono dell’umore, dell’equilibrio neurovegetativo, dell’eventuale
assunzione o astensione dal cibo, del caldo/freddo, della quantità
di riposo e persino delle condizioni meteo, con effetti talmente
diversi da indurre spesso in errore. Facile così sopravvalutare o
sottovalutare un sintomo. Facile, ahimè, confondere un dolore al
fegato con uno all’intestino per esempio.
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