lunedì 7 dicembre 2015

VEGLIA FUNEBRE di Gaetano Altopiano




La storia delle unghie che continuano a crescere anche nei giorni successivi alla morte (così come i capelli, racconta J.L. Borges) potrebbe essere vera. Ma anche non vera. Lo scrittore racconta di una donna che, riesumata, fu trovata con 14 metri di capelli. Il che ovviamente è pura “finzione” (tanto per usare le sue parole). Di sicuro il corpo prosciugandosi dei propri liquidi si rinsecchisce anche nelle mani e nei polpastrelli, che ritirandosi, danno l’impressione che l’unghia sia più lunga, ma solo apparentemente. Fatto analogo potrebbe riguardare il frangente secondo il quale durante le prime ore successive al decesso (Borges dice durante la veglia funebre) il volto del defunto assuma le sembianze degli antenati. “Chi ha assistito a un evento del genere, in cui il morto viene lavato, rivestito e composto in attesa dell’arrivo di chi porta l’estremo saluto capisce di cosa parlo”.

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