La
sensazione di disagio non mi abbandona. Inutili i tentativi di
mettermi tranquillo. Sto proprio scomodo. Una signora, piuttosto
avanti tra l’altro (conosce bene buone maniere e attenzioni per
l’ospite – penso sia la padrona di casa), le sta tentando tutte.
Sorride, guarda con attenzione, chiama in continuazione la commessa.
E’ tempo perso. Inutile ammiccare o spargere odori nell’aria -
forse ha frainteso - a me occorre ben altro. Penso che debba farlo
ora o non posso più. Apro in un colpo la cerniera - corro verso
l’angolo del camerino – tiro selvaggiamente la tenda e
finalmente.
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