giovedì 10 dicembre 2015

FAME (ma non è Knut Hamsun) di Gaetano Altopiano




Se si prova a pensare al “risparmio”, in termini simbolici, e non solo, non credo ci siano dubbi: la prima cosa che viene in testa è un salvadanaio. Non una banca. Questo, probabilmente, per la stretta aderenza che nel nostro immaginario il risparmio ha con concetti come Famiglia o Operosità, oltre che con la Fame (retaggio del nostro tragico passato bellico e post-bellico). Ma il risparmio, precisamente, è il valore positivo risultato dalla differenza tra quello che spendo e quello che guadagno, che, moltiplicato per n tempo non produce altro che “accumulo”, che in termini simbolici, ma non solo, fa pensare inevitabilmente al “capitale”, ovverossia a una banca. Non a un salvadanaio. 

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