Se
si prova a pensare al “risparmio”, in termini simbolici, e non
solo, non credo ci siano dubbi: la prima cosa che viene in testa è
un salvadanaio. Non una banca. Questo, probabilmente, per la stretta
aderenza che nel nostro immaginario il risparmio ha con concetti come
Famiglia o Operosità, oltre che con la Fame (retaggio del nostro
tragico passato bellico e post-bellico). Ma il risparmio,
precisamente, è il valore positivo risultato dalla differenza tra
quello che spendo e quello che guadagno, che, moltiplicato per n
tempo non produce altro che “accumulo”, che in termini simbolici,
ma non solo, fa pensare inevitabilmente al “capitale”, ovverossia
a una banca. Non a un salvadanaio.
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