Chi
ha sempre sperperato il proprio danaro, o, quantomeno, ne ha
dissipato la forza apriori
riducendolo di quantità nel corso degli anni o ancora non ne ha mai
veramente riconosciuto l’esatto valore, squalificandolo, si è non
solo assicurato una pessima vecchiaia ma privato soprattutto di uno
dei piaceri più segreti e voluttuosi che, da che il mondo è anche
mondo economico, si possa provare: il risparmio. Oltre all’impagabile
soddisfazione di essere salutato in maniera particolare dal direttore
della propria agenzia. (In genere, con occhiate maliziose).
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