Rivisto oggi Il
postino di Machael Radford. Perché certi comici vogliono coronare
vita e carriera da attori drammatici. Paradossalmente uno stupido
complesso di inferiorità li trasforma da guitti completi a guitti
incompleti. Lo straziante Troisi finisce carriera e vita tra le
braccia di un Noiret-Neruda truccato come una checca per contrastare
il pallore ferale del postino, il vanaglorioso Totò ridicolizzato da
un regista senza più verve in Uccellacci e uccellini, per non
parlare di Benigna, come lo chiamava Paolo Poli, il cui arretramento
cerebrale ha scassato i cazzi pure alle calzolaie di Vigevano. Spenti
alla morte senza un residuo desiderio di morire accesi. Ah Jerry
Lewis, ah Jerry Calà.
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