martedì 31 ottobre 2017

CERTE VOLTE di Francesco Gambaro




Certe volte tagliarsi col tagliaunghie le mani le piedi, soprattutto le piedi, è come dare bacini a una persona sconosciuta e dormentata. Che piacere concentrato, che concentrato di piacere nella smorfietta involontaria delle labbra che compagna ogni scatto. Non si finirebbe mai. Peccato. Tristezza dei numeri finiti.

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