venerdì 20 ottobre 2017

GALENA di Giuseppe Zimmardi


comincia a temere che il ciclo della luna sia cambiato definitivamente e non tocca forchetta, cucchiaio o coltello

attenta che la carne sia senza crepe o  buchi e il fegato lo può friggere anche con l’aceto, col vino, altri aromi e patate

la forza del saper fare e disfare, di orientare le braccia e mescolare lo spazio, la pancia disinvolta nel mambo, gli occhi e i giochi fieri

il binocolo sullo schermo del televisore setaccia il mezzobusto sgranato dell’annunciatrice

non avrebbe ritardi se non fosse per la  fisica, la sorella, stelle e  cristalli

ovunque per sempre ancora amore e la canzone non si compra, non si canta, non si vede, non si ascolta o tocca, venti misti


e stira la sottogonna bagnandola con acqua e amido

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