Fa
un certo senso vederlo nascosto dietro il vetro del suo lucernario. Osserva i
manutentori della strada, quella che dal suo paese porta a un altro paese. I
dossi i fossi. Gli ossi di tante pecore sbranate dai cani gli ossi di tanti
cani trinciati dai maiali. Dal lucernario del tetto della sua vecchia casa, JFK
li osserva: manutentori della strada e del decoro campagnolo. Tappano qui quel
fosso, lì calciano un osso. Finalmente un grosso cinghiale punta loro addosso.
Lavoro ben fatto, JFK è contento quasi avesse riparato lui stesso dosso fosso e
collezionato un osso. E’ distrutto dalla stanchezza, scende con difficoltà
dalla soffitta e, voltandosi a rischio di cadere, ringrazia il lucernario che
gli rischiara la vita a più non posso.
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