Non
so proprio spiegarmene la ragione, se non a esclusivo motivo di una
precisa condizione di incompetenza (che, personalmente, considero
l’unico vero male dei nostri tempi), ma, mi chiedo, come sia
possibile che un solo imbecille abbia potuto rimettere in discussione
quello che per quasi un secolo è stato esposto, visitato, studiato,
ammirato devotissimamente (anche da me) nei musei, nei libri e nelle
gallerie di tutto il mondo (praticamente dal 1934 al 2001, anno della
morte, e fino al 2013) adducendo a una sospetta rappresentazione di
pedofilia l’annullamento di una mostra di Balthus? Il tragico è
il fatto che non solo la mostra (2014) è stata veramente cancellata
ma che Tobia Bezzola, direttore del museo Folkwang, di Essen
Germania, sia ancora al suo posto a esercitare liberamente la
professione di coglione.
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