martedì 11 agosto 2015

"Mancanza di utilità" di Gaetano Altopiano

Chi ha il “vizio” della precisione difficilmente riesce a scrivere quello che pensa. Le sue continue riletture (al limite dell’ossessione) lo sfiancano al punto di stopparlo molto frequentemente, e il risultato è sempre e comunque lo stesso: l’espressione di un pensiero “corretto”. Il suo rapporto con la scrittura, ahilui, manca dell’elemento fondamentale: quello liberatorio. Non può tenere un diario, ad esempio, né scrivere a un amico in tutta franchezza. Meno che mai, potrebbe scrivere per un giornale. Produce frasi impeccabili, tutte, indistintamente, inutilizzabili. 

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