Cadevano come pioggia
benedetta nel finale di Magnolia, surreale ma quanto? Da alcuni
giorni ce le ritroviamo, qui in campagna, appicciate ai vetri della
cucina, ingolfate nei rivolvoli di polvere del corridoio, saltellanti
sul carapace della nostra piccola tartaruga domestica. Sono rane
giovani, forse pigmee, chiuse a pugno nel palmo della mano sgusciano
dall'orifizio del pollice. Alcune le imbarattoliamo con coperchio di
rete metallica elastica. La mattina non ci sono più. Infiltrate in
un pertugio di maglia verso o contro l'inutile libertà. Brave
migranti. Poi finisce proprio come nel film, cadono dal cielo,
morte.
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