Il
turismo letterario non è una tabe, esiste è esistito esisterà. Non
ha migliorato né peggiorato i lettori, li ha spiaggiati. Nel terzo
millennio a.C. li aveva lasciati liberi di crescere sotto una
quercia. L'Ottocento li bovarizzerà. In futuro, con la buona scuola,
li governò.
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