mercoledì 3 agosto 2016

SPY di Gaetano Altopiano









L’importanza di un satellite artificiale non si discute. Individua. Scatta. Invia i dati alle basi di lancio. E un drone è in grado di centrare il bersaglio con precisione millimetrica, e a rischio zero. Macchine militari che infine scongiurerebbero l’impiego di forza umana, a questo tende la scienza bellica. Tuttavia da Sun Tzu niente è cambiato, senza spie non c’è guerra che possa essere vinta. La raccolta di informazioni presso il nemico (sul campo) determina più di qualunque foto satellitare. Le notizie viaggiano rasoterra e la spia è capace di ricavarne anche da un buco di culo impossibile ai GPS. Probabile, per questo, la possibilità del suo sacrificio: la spia si configura come perdita inevitabile. Sun Tzu ne classifica 5 tipi sotto la specie della “divina manipolazione delle trame”. Tutti hanno un “uso” preciso e incontrovertibile. Gli ultimi 2: spie votate alla morte; spie destinate a vivere.

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