martedì 13 ottobre 2015

GAME OVER YET di Francesco Gambaro

C'è qualcosa di ultragenerazionale nella lotta contro il tempo. Quello meteorologico, quello shakespeariano di Koncalovskij, di Jon Voight con la complicità di Akira Kurosawa, in Runaway Train (A 30 secondi dalla fine, sic ai titolisti italiani). Il tempo non è tempo quando non lo percepisci e devi salvarti dalla bufera, dai pallettoni di grandine, dagli alberi, dagli animali, dalle macchine che ti schiacciano la testa, dai fiumi che chiudono le tue branchie, dalla paura di non farcela, dalla vita che in quell'istante senza tempo non ha tempo per pensare a altro tempo. Non è inverno, dio non promette polizze assicurative stagionali. Spazza e spiazza quando vuole. Arriva quando vuole, si presenta come vuole, ci cancella se vuole. Qualsiasi momento è il nostro game over yet.


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