Per
quanto l’amico mio, da anni ormai, assuma regolarmente il
Tetrafarmaco Epicureo (nessun timore degli dèi, nessun timore della
morte, strafottenza del dolore, raggiungibilità del piacere) e abbia
da ancor prima osservato il suo comandamento più noto (vivi
nascosto)
nel tentativo di vivere un’esistenza priva di clamori e quanto più
tranquilla possibile, non ne ha avuto alcuna garanzia: è stato
fregato lo stesso dall’evento aleatorio. L’errore. Nemmeno
Epicuro l’aveva considerato.
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