Se li posi, mettiamo,
su un tavolinetto d'epoca, si accucciano, respirano il privilegio di
essere stati scelti per quel tavolinetto. Quando la padrona della
casa o la cameriera li afferra stretti stretti per le pulizie,
giuggiuolano di gioia, anche se non lo danno a vedere. Si acquattano,
aspettando nuova polvere per rinascere, consapevoli di non essere
nobili, di non meritare certi trattamenti. Se la padrona della casa
muore e la cameriera va via si sentono soffocati dal buio e
dall'unto. Trattengono il respiro. Poi arriva qualcuno che dice:
cos'è questa merda di tavolinetto? Insieme al tavolinetto li scaglia
tra le braccia avare di un rigattiere. Spaesati tentano la fuga tra
pietra lavica e percolati di scarico. La maggior parte di loro rovina
dentro sacchetti di polizia urbana. Tornano a non respirare, prima di
essere triturati.
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