Bisogna
riconoscere che Facebook , se non altro, ha un grande merito: ha
enormemente contribuito alla divulgazione della filosofia underground
(ancor meglio definita come saggezza alla portata di tutte le
tasche). Non è raro, tanto per fare un esempio, trovare che la mia o
la vostra vicina di casa se ne escano con sentenze che farebbero
riflettere persino Schopenhauer. Cosa che sarebbe stata impossibile
da realizzare se nessuno avesse inventato uno strumento simile. La
cosa che mi rattrista è però il fatto che questi filosofi sono
talmente convinti che qualcuno li prenda sul serio che non si degnano
nemmeno di correggere in un “accettabile” italiano le sciocchezze
che scrivono.
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