-
l’ombra? non va. non cammina.
-
è durato solo poche ore questo nome. come mai? si
diceva in giro che tu fossi diventato paziente.
-
ero soprattutto io stesso a dirmelo in giro. gente
sono diventato paziente dicevo.
ma cos’è? le mani mi stanno puzzando di
formaggio
-
a quanto pare l’argomento nome non ti interessa.
-
mi dà un tremendo fastidio mentre parlo trovarmi
le mani che puzzano di formaggio.
-
vattele a lavare
-
è puzza di primosale. senti?
-
ti prego.
-
tu vuoi parlare del mio nome?
-
sono qui per questo. ma smettila di fiutarti le
dita.
-
non posso. la puzza che mi fa schifo m’attira. a
te non capita?
-
qualche volta.
-
a me sempre. tra l’altro il primosale ha una
particolare puzza animale. una puzza pelosa.
-
ti piace mangiarlo?
-
sì. ma non deve essere particolarmente fresco. il
primo sale mi piace un po’ stagionato.
-
d’accordo. quali altri formaggi ti piacciono?
-
quasi tutti. ma non voglio parlare di formaggi. a
te piacciono?
-
ma perché poi non dovremmo parlare di formaggi? se
n’è andata. non fa più puzza. guarda.
-
è quasi profumata.
-
è vero. sai?
-
-sì?
-
Vorrei tornare a un nome che ho avuto in testa
per sei mesi uno o due anni fa. pekora. pekora con la k. signor pekora. che te
ne pare?
-
ispirato al pecorino?
-
no. proprio alla pecora. alla docilità della pecora.
la pecora è docile e inerme in maniera vomitevole.
-
ma in te non c’è nulla di docile di inerme di
ributtante. oddio. forse ogni tanto ributta un po’ la tua freddezza apparente.
ma soltanto questo.
-
pekora non mi si addice allora?
-
direi di no.
-
bene. vorrei che tu mi aiutassi a esplorare
questa forma di tradimento
-
èh?
-
il tradimento del nome
-
mi pare che questa mano faccia nuovamente puzza.
-
è solo il tuo naso. per me è profumata.
-
scusa un attimo.
-
Gaetano Testa,
dialoghi con guidoval, il Palindromo, 2017
Nessun commento:
Posta un commento