Luned ne parliamo, dice
a ognuno dei tre - lui compreso -, ma in
momenti divers. Poi mette la faccia tra le mani - proprio così - fissa in modo deciso la tastiera della
macchina da scriver e pensa in modo altrettant deciso alla parola “cambiament”.
Una parola sfortunata, dal destino tragico, mai pienamente riscattata dal fraintendiment
dato che nonostante abbia una duplice connotazione (denota allo stesso modo
atti che sono volontari e atti che non lo son) passa per termine che definisce
unicamente un’accezione negativ. Si dice, infatti, sempre: accettare un
cambiament; anche se questo cambiament è stato voluto, deciso, messo in pratica
in piena libertà da noi stess. Perch? Lunedì ne parliamo dice a ognuno dei tre:
al cambiament, al perch, a se stess.
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