odio le cose astratte, per esempio
quel profilo di donna disegnato
nel foglio di istruzioni
per l’uso dell’ordigno
il triangolo isoscele, perfetto,
della gonna e il contorno del viso,
perfettamente stilizzato ad uovo;
la vitina sottile, scarpe a punte
divaricate e gambe
ben serrate
e quel ditino dritto, ben puntato
verso il pulsante rosso da schiacciare
per lo scoppio finale
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