Vi ritrovate anche a
dover combattere seriamente. 1) Parto, non parto; 2) vado, rimango. Nel
riquadro alla vostra destra - a sinistra una libreria, di fronte una piccola
folla, voi appoggiati a una seggiola - “l’irregolarità”
di un volto vi impegna più di quanto pensiate: solo di rado siete stati
interessati a qualcosa infatti, tantomeno
stasera, eppure. Aspettando che arrivi il meglio, la fine - sperando che in
quel volto accada qualcosa - definite
questa dualità come solo apparente: è molto più infatti. Qui non si tratta solo di decidere. Qui si
tratta di partire, non partire, andare, rimanere. Con lei.
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