giovedì 2 novembre 2017

SULLE RIVE DEL TONTO (22) di Francesco Gambaro

A bordo del Senza Meta mi ritrovo grippato in un nodo di cravatta che non riesco a sciogliere. La nave sta affondando. Una ragazza tenta inutilmente di slacciarmi i pantaloni. Dall’oblò vedo arrivare il temporale. Elio esce isterico dalla cabina di comando gridando: con questo pizzetto non riesco a navigare. Un barbiere si slaccia la cintura dei pantaloni e, prima di inciampare, grida: io sono un barbiere. L’altro è uno spirito. Infatti mi offre da bere senza darsi pena della catastrofe in atto. Cosa desidera signore, Evian o Malincuore? La voce di Elio, il capitano, vocifera e globula in bollicine: stiamo affondando non preoccupatevi. La musica degli Iron Travel impazza subacquea e nitida. E’ un’alba sottomarina. Finalmente riesco a sciogliere il nodo della cravatta e respiro con le branchie. Molte di queste immagini si perdono nel blu dipinto di blu. Non sto più affogando, sono alla presentazione di un libro di Tà. Lui è il gemello del capitano. Ci rassicura: è lui che sta affogando, non perdetevi d’animo.

Nessun commento:

Posta un commento