PREFERENZE
2 (Yeats vs Bukowski) di Gaetano Altopiano
Improponibile
il duetto Yeats – Bukowski, lo sanno bene quelli che li hanno amati
entrambi: l’uno è il contraltare dell’altro. Il rigore e
l’impegno di Yeats non hanno niente a che dividere con l’adorabile
strafottenza dello scrittore tedesco. In quanto al tempo, però, è
vero fino a un certo punto. Quando il poeta irlandese morì infatti,
nel 1939, Bukowski aveva già19 anni, quindi sarebbe stata
probabilissima un’eventualità del genere anche data l’assoluta
difformità letteraria. Il fatto è che, però, l’accoppiata
sarebbe fatta da due che nella scrittura sono stati diametralmente
opposti. Ma anche questo, in verità, fino a un certo punto. Niente
di più serio della scena in cui l’alter ego di Bukowski, nei
Racconti
di
ordinaria
follia,
dopo un estenuante inseguimento riesce a entrare a casa della donna
tampinata in autobus: lei finalmente apre le gambe, cedendo
all’inevitabile amplesso, e lui che in preda alla più triste delle
desolazioni tenta di penetrarla con la propria testa.
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