Dovrei
prestare orecchio alle non-parole. Deliziarmi di non-suoni. Vedere la
non-televisione, leggere i non-giornali, andare ai non-cinema e
(solo) ai non-concerti e alle non-letture di poesia. Partire per i
non-appuntamenti. Andarmene ai non-viaggi. Guardare l’ora nei
non-orologi e fidarmi (solo) della non-speranza. Vivere di
non-lavoro, prendere un non-anno sabbatico, nel sesso praticare il
non-coitus e fare una non-corte spietata alle donne. Impossibile,
però, spararmi una non-pallottola nella non-tempia.
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