Se
c’è un piacere immarcescibile, è ritornare alla normalità. La
goduria di riprendere il tran tran è impagabile: mi è
indispensabile rientrare nel circuito, anche se prima
dell’interruzione non ho fatto altro che recriminare un’immeritata
mancanza di varietà. Della routine (la mia) fa parte pure questo
vizio, si sarà capito, ambito che molti altri però non considerano
affatto normale. Io credo di averne ragione. Sfido chiunque a
trascorre la vita in carcere senza sperare giornalmente nel diritto
di poter compiere il prossimo assassinio.
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