Anche
se essere messo a parte di una confidenza non può che farlo sentire
importante, è solo il divieto di rivelarla che lo ossigena
attivamente. E’ un pressing adolescenziale incontenibile: deve
confessarla a sua volta. E non importa il destinatario, bastano
orecchie aperte e prontezza di spirito. Scalpita, addirittura. Tutte
le volte, però, che intende condividere un segreto viene a
guastargli la festa l’immancabile senso di colpa. Una vera e
propria seccatura. Così non c’è soffiata che riesca a trasferire
in maniera decente. E’ tipico: rincula a metà percorso e lascia il
lavoro incompleto. Mi fa venire i nervi.
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