mercoledì 4 maggio 2016

DIALOGO DI UN INNAMORATO SOLITARIO CON SE STESSO di Francesco Gambaro




Dice – ti faccio un bloody mary – sì, ma non farmelo come quelli che mandano all'ospizio.
Dice – posso aiutarti – aiuto mi vuole aiutare.
Dice – ti faccio una lavanda gastrica – aiuto mi vuole violentare.
Dice – stasera andiamo al cinema.
Dice – ti faccio in due se non la finisci.
Dice – ma possibile che, ogni volta.
Dice – rifaccio il letto e sono subito da te.
Dice – è un maggio che sembrano due dicembre.
Dice – faccio retromarcia però tu guidami.
Dice – che ore sono? non mi dire.
Dice – ti faccio inghiottire quello che hai detto.
Dice – scambi la notte per il giorno come un bebé.
Dice – faccio quel che posso.
Dice – almeno c'è la televisione.
Dice – ti faccio una camomilla – sì, ma non farmela troppo lenta.
Dice – cosa hai stasera?
Dice – vado e torno
Dice – se esci da quella porta.
Dice – faccio in un attimo.

Dice – tanto non mi trovi.

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