giovedì 19 maggio 2016

DALLA TERRA ALLA LUNA di Gaetano Altopiano




Se Verne preventivò in ore 97 + 20 minuti la durata del viaggio che avrebbe portato il suo proiettile sulla luna c’è stata una ragione. L’obbligo della precisione. Se è stabilita una “misura”, è proprio perché questa non sia confusa con un’altra, pena la perdita di significato. Lo stesso vale per le parole: siano precise e non inducano in errore. E anche se fosse, come probabilmente è stato, frutto esclusivo della sua fantasia, dato che nel 1865 nessuno aveva la minima idea di cosa potesse essere o quanto potesse durare una missione spaziale, non importa, il tema rimane lo stesso: essere obbligati alla precisione. E Jules Verne, “precisamente”, aveva in orrore l’equivoco. 

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