L’odiosa
abitudine di sciorinare il proprio magro repertorio:
“simpaticamente”, “immancabilmente”, gli avverbi più golosi.
La corsa al sorriso degli altri, il titillo dell’humus femminino,
l’illusione di essere stati, oltre che maliardi, pensa un po’,
addirittura creativi. Non uno si salva. La verità è che la massa
informe si è molto evoluta e ha raggiunto livelli ultra-industriali,
produce teste di cazzo che non riescono a azzeccare nemmeno una marca
di birra. Studiateli bene. Fanno un percorso tragico, guidato come il
tunnel di un mattatoio: si entra da questo buco signori, si esce
dall’altro. Più brilli sì, ma inutili come prima.
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