Qualcuno
faccia sapere a Giorgio Amitrano (orientalista e traduttore emerito)
che il termine opposto ad “alzabandiera”, cerimonia
dell’innalzamento mattutino della bandiera sul pennone principale
di una qualsiasi caserma, non è “abbassabandiera” ma
“ammainabandiera”. Persino il correttore automatico, appena dieci
secondi fa, ha vomitato quando l’ho scritto. Amitrano però lo
traduce proprio così in Norvegian Wood, di Murakami Aruki, Einaudi
collana super ET: abbassabandiera. Non è un particolare da poco, e,
a caldo, mi riporta a una lettura stratosferica, Le poesie statiche
di Gottfried Benn, Einaudi: “ah, la terra lontana, dove son caldi i
colli, del chiarore dei laghi, per esempio Asolo, dove riposa la
Duse, da Pittsburg la portò a casa la “Duilio”, tutte le navi,
anche le inglesi, issarono la bandiera a mezz’asta quando passò
Gibilterra…”
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