lunedì 16 maggio 2016

LE ULTIME FAMOSE di Gaetano Altopiano



L’idea che le ultime parole dovrebbero essere di una saggezza particolare è comune a tutta l’umanità, anche se va contro ovvi ostacoli fisici e psicologici, perché di solito morire è una faccenda talmente impegnativa che lascia poco tempo e scarse forze per scandire sentenze incisive. La necessità di proferire ultime parole memorabili, e insieme l’impossibilità di farlo, furono espresse al meglio da Pancho Villa. Mentre il rivoluzionario messicano era in punto di morte, vittima di un assassino (1923) implorò un giornalista: Non lasciatemi finire così. Raccontate che ho detto qualcosa.” (Karl S.Guthke, Letzte Worte. Variationen uber ein Thema der Kulturgeschichte des Westens – Beck, Munchen, 1990, p.18)










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