Confermata
relazione con l’assenza (primo grado): sono ufficialmente
non-presente. Corporeità esclusa, però. Il che, tutto sommato, mi
va bene. Sollevato dal dover per forza dare la mia “parola”, mi
sento finalmente a casa. Nonostante io mi aggiri ancora per le
strade, sono tornato alla natura. Pietre e foglie, titolava Junger,
bellamente. In assenza di voce, in mancanza di pensiero, spazzata via
ogni titolarità. L’inarrivabile piacere di restare uomo senza
esserlo più.
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