Ti
guardano come non ti capissero. Ma che vuole questo, si guardano tra
loro per assicurarsi non sbaglino. Tutte scuotono la testa, si
rispondono l'un l'altra, no hai ragione. Tornano a guardarti. Con gli
occhi, stanchi per essere sempre puntati a mangiare, ti chiedono,
vuoi qualcosa. Poi con la stessa lentezza con la quale hanno invaso
il tuo territorio, si voltano e scodando vanno. E tu, in quel preciso
momento, ti senti mosca, insetto, tarzanello. Quell'animale deve
avere un problema, pensano. Ma l'avete visto com'era rachitico?
L'avete visto che era spaventato? E come s'è infognato con tutte le
zampe nelle nostre torte. Questo non dura. Cantiamoci una orazione
funebre. Muhhh, muhhh. Poi, sconsolato scampanio di campanacci.
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