Il chirurgo diventa
saggio e al saggio paziente diventato nel frattempo chirurgo
consiglia di non procedere chirurgicamente. Tanto devi morire. Saggio
che saggia lo stato di saggezza del paziente e ne riconosce gli
orizzonti di saggità. Il paziente saggia il chirurgo a corto di
bisturi e scopre di essere diventato saggiatore del chirurgo che un
tempo fu suo paziente. Del paziente che aspetta pazientamente le
volontà del chirurgo non resta traccia di paziente, del chirurgo che
pensava chirurgicamente restano solo guanti senza mani. Chirurgo e
paziente si spostano in sala operatoria per un brindisi di condivisi
umori e i rispettivi mestieri li cedono alle ortiche. Pazienti e
chirurghi coltivano una identica passione per le palpebre fantasma
dei pesci, per i giardini invasi da paesaggi mozzafiato, per i
labrador che abbaiono ai bambini ma si prostano a muso basso alle
formiche. Pazienti e chirurghi approvano (endorsement) il non
intervento da paziente a chirurgo e da chirurgo a paziente. Il
poliziotto che fermerà in autostrada questi due froci chiederà: chi
di voi era alla guida? Chirurgo e paziente con rispettivo volante
alla mano, scenderanno dall'automobile con questa idea in testa:
tanto dobbiamo morire.
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