JFK,
avendo l'abitudine di tenere il cellulare nella tasca lato cuore
della cammicia, avendo bisogno e passione, appena accasa, di disfarsi
della cammicia con gesto alato e liberatorio, ne scassa uno al
giorno. Poco male, il giorno dopo, dopo averlo portato
dall'aggiustatore, ne acquista un altro. Nessuno dei suoi cellullari
fu mai possibile giustare, tanti spettacolari voli carpiati con
avvitamento in prevolo li precipitavano tutti a rotta di collo nella
feralità. Oggi essi risiedono in fila sulla tripla scaffalatura di
indeperibile vetro scherbartiano del soggiorno: trofei ma, anche,
oboli al tramonto della civiltà occidentale.
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