Quello
che ci distingue è la qualità della nostra personale ostinazione
(forza di volontà, direbbe qualcuno). Per il resto potremmo
definirci tristi omologati y final. Tutti senza esclusioni, e a
prescindere dal sesso. Avremmo un mondo tragicamente pieno di Sì o
di No, scuole senza primi o ultimi della classe, nessuna invenzione
dopo la ruota e non un Barnard che avesse tentato il primo trapianto
di cuore. Stagnazione assoluta. Ma non uno di noi è determinato come
l’altro e questo permette a ognuno di gestire l’unica possibilità
concessagli: tempi e modalità delle sue proprie scelte. La sola
biodiversità che abbia avuto effetti. E che purtroppo,
inevitabilmente, produsse anche l’ammissibile eccezione del
parassitismo.
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