venerdì 24 giugno 2016

STORIE DEL SIGNOR JFK (37) di Francesco Gambaro




JFK non sa piantare chiodi. Ci tenta, ci ha tentato tutta la vita. Ogni volta, dopo il primo colpo di martello, sente un lamento sordo fievole discreto che lo blocca. JFK si volta indietro con sguardo colpevole verso i quadri che da una vita vorrebbero essere appesi. Soffre di vertigini e, anche se è appena al secondo gradino, si rigira spaventato verso la parete. Per non cadere, per appoggiarsi con tutt'e due le mani mentre chiodo e martello precipitano dabbasso sulle teste dei quadri, facendoli infuriare come morti viventi. JFK resta immobile, ha paura. La parete conforta le sue mani rinfrescandole. Intanto una marea di quadri montano, sono già al primo gradino. La copia dell'urlo di Munch tenta di morsicare il tallone sguarnito di scarpe di JFK.

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